A ROMA LA XVI EDIZIONE DEL PREMIO SAPIO: ECCO I VINCITORI

“La ricerca scientifica è un fattore fondamentale per lo sviluppo del Paese”. Ed è con queste parole che Alberto Dossi, il presidente del Gruppo Sapio, ha introdotto la cerimonia di conferimento della XVI edizione del Premio Sapio. I Riconoscimenti sono stati assegnati a progetti nell’ambito dell’energia solare, 

della genomica, della spettroscopia e della circular economy e della diagnosi precoce delle malattie.

“Da parte dei professori dell’accademia quest’anno non è stato facile selezionare i vincitori in quanto la qualità e la quantità delle ricerche, oltre che il livello, erano altissimi. 184 ricerche con 288 ricercatori sono state inviate alla giuria. – spiega Dossi che aggiunge – Per noi è sempre una grande emozione assegnare il premio che di fatto consiste in 15 mila euro ciascuno per un totale di 75mila euro, a cui si aggiunge la visibilità offerta dal premio stesso.”

Una grande giornata oggi a Palazzo Giustiniani per l’azienda monzese Sapio che ha consegnato l’ormai tradizionale riconoscimento che il Gruppo tributa ai ricercatori e agli innovatori italiani.

L’evento ha posto l’accento sul valore umano e individuale del lavoro di ricerca scientifica e tecnologica ed è stato arricchito dalla testimonianza di tre, tra ricercatori, imprenditori e scienziati insigniti del premio in una delle precedenti edizioni. Si tratta di Irma Airoldi, ricercatrice del Laboratorio Cellule staminali post natali e terapie cellulari dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova; Luca Ravagnan, Amministratore Delegato di Wise srl; Federica Migliardo, professore associato del Dipartimento di Scienze Chimiche Biologiche, Farmaceutiche e Ambientali dell’Università di Messina.

“Troppo spesso tutte le attenzioni vengono rivolte ai risultati e agli esiti delle attività di ricerca – ha evidenziato in apertura Alberto Dossi, presidente del Gruppo Sapio – quando, invece, ciò che davvero conta sono i singoli individui, donne e uomini, che si dedicano a questa attività. Non vanno mai perse di vista le loro esigenze e le loro aspettative. Ancora più che altrove, è la persona che deve essere messa al centro; ed è questa la finalità più profonda del Premio”.

Ad aggiudicarsi il Premio, nelle cinque categorie previste, una in più rispetto agli altri anni grazie all’introduzione della categoria Start Up, sono stati:

  • Categoria SicurezzaGiuseppe Ragonese e Donatella Termini, per il progetto “Green Safety Cover Pv Panel”, un dispositivo che riduce la tensione dei pannelli solari e favorisce la messa in sicurezza delle attività di manutenzione degli impianti;
  • Categoria ricerca JuniorAntonio Casini, per le ricerche sull’enzima Cas9, che abbatte gli effetti collaterali degli interventi di editing genomico;
  • Categoria InnovazioneMiriam Serena Vitiello, per l’applicazione della spettroscopia Terahertz attraverso una piattaforma che ne favorisce l’impiego commerciale;
  • Categoria StartUpBioInnoTech, realtà fondata da Rosita PavoneMaria Pisano ed Erika Andriola, che recupera il siero del latto in una prospettiva di economia circolare, convertendo questo scarto dell’industria casearia in biomasse microbiche e proteine;
  • Categoria RicercaClaudio Luchinat, docente dell’Università di Firenze, che ha definito delle procedure innovative per delineare il profilo metabolico, funzionale alla diagnosi precoce di patologie.

L’evento si è concluso con il contributo di quattro studenti universitari di Medicina, recentemente nominati Alfieri del Lavoro per i loro meriti scolastici – Vito Busco, Angela Marella Cenname, Lorenzo Faruggio Chiara Mengoni– che hanno raccontato di come si stanno approcciando al mondo della ricerca e alle sfide professionali e intellettuali che il percorso di istruzione scelto impone loro.

“Fare ricerca, oggi in Italia, è difficile – ha sottolineato ancora il presidente Dossi -. E proprio per misurarci con questa difficoltà, con l’idea di dare un contributo concreto al Paese, che ci impegniamo, ormai dal 1999, su questo fronte, convinti che la ricerca scientifica faccia e farà la differenza per la vita di tutti noi”.


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